C'erano una volta tanti bambini che dicevano sempre di no,no,no,nooo...
Allora i genitori di rivolsero ai Parolini,cioè degli esserini piccoli 5 o 6 cm,che insegnavano ai bambini a parlare nel giusto modo e a non essere disubbidienti.
Siccome i Parolini non riuscirono a ottenere quanto dovevano,intervenne Alfabetus,un mago alto 3 metri,con venti mani ognuna con 4 dita.
Lui prese un bambino disubbidiente per ogni dito e li portò tutti insieme nel paese dei No.
Alfabetus li portò al cospetto della regina,la regina Nottina Neghina,colei che dice sempre di no e nega tutto a tutti.
I bambini avevano fame e chiesero da mangiare,ma la regina rifiutò.
Erano veramente stanchi e chiesero un letto,ma la regina rifiutò.
Avevano anche sete e chiesero il latte,ma la regina rifiutò e lo fece in modo molto seccato.
Allora i bambino chiesero di tornare a casa,nuovamente la regina rifiutò con un urlo:"Allora non avete capito,è sempre NOOOO!!"
I bambini cominciarono a piangere e allora Alfabetus li riprese tutti insieme e li portò nella città dei perché.
Lì c'era ad aspettarli il re Domandino, colui che chiede sempre perché è signore dei punti interrogativi.
I bambini gli chiesero da mangiare, ma il re chiese loro "perché?" senza risolvere il problema.
Chiesero allora da bere,ma il re chiese loro "perché??" senza risolvere il problema.
Chiesero allora un letto per dormire perché erano veramente stanchi, ma il re fece nuovamente "perché???" senza risolvere il problema.
Allora i bambini,piangendo,dissero:"Vogliamo tornare a casa!"
Il re chiese ancora "perché?!?"
Loro iniziarono a piangere più forte e Alfabetus,impietosito li portò nel palazzo dei come.
Lì c'era la regina Comina del Come.
I bambini iniziarono a fare le stesse domande,sempre affamati,assetati,stanchi e disperati,ma ogni volta la regina rispondeva "come,come,come...come?" è non risolveva il problema.
I bambini erano veramente disperati,allora Alfabetus li riunì tutti insieme e disse loro:"Avete visto che con il NO non si ottiene niente,ed anche con il PERCHÉ e con il COME?
Vi conviene allora continuare così o cambiare?"
I bambini piangendo disperati risposero:"Cambiamo,cambiamo!! Non diremo più NO,né faremo tanti PERCHÉ e non risponderemo mai COME".
Allora Alfabetus li riportò tutti a casa.
Allora i genitori di rivolsero ai Parolini,cioè degli esserini piccoli 5 o 6 cm,che insegnavano ai bambini a parlare nel giusto modo e a non essere disubbidienti.
Siccome i Parolini non riuscirono a ottenere quanto dovevano,intervenne Alfabetus,un mago alto 3 metri,con venti mani ognuna con 4 dita.
Lui prese un bambino disubbidiente per ogni dito e li portò tutti insieme nel paese dei No.
Alfabetus li portò al cospetto della regina,la regina Nottina Neghina,colei che dice sempre di no e nega tutto a tutti.
I bambini avevano fame e chiesero da mangiare,ma la regina rifiutò.
Erano veramente stanchi e chiesero un letto,ma la regina rifiutò.
Avevano anche sete e chiesero il latte,ma la regina rifiutò e lo fece in modo molto seccato.
Allora i bambino chiesero di tornare a casa,nuovamente la regina rifiutò con un urlo:"Allora non avete capito,è sempre NOOOO!!"
I bambini cominciarono a piangere e allora Alfabetus li riprese tutti insieme e li portò nella città dei perché.
Lì c'era ad aspettarli il re Domandino, colui che chiede sempre perché è signore dei punti interrogativi.
I bambini gli chiesero da mangiare, ma il re chiese loro "perché?" senza risolvere il problema.
Chiesero allora da bere,ma il re chiese loro "perché??" senza risolvere il problema.
Chiesero allora un letto per dormire perché erano veramente stanchi, ma il re fece nuovamente "perché???" senza risolvere il problema.
Allora i bambini,piangendo,dissero:"Vogliamo tornare a casa!"
Il re chiese ancora "perché?!?"
Loro iniziarono a piangere più forte e Alfabetus,impietosito li portò nel palazzo dei come.
Lì c'era la regina Comina del Come.
I bambini iniziarono a fare le stesse domande,sempre affamati,assetati,stanchi e disperati,ma ogni volta la regina rispondeva "come,come,come...come?" è non risolveva il problema.
I bambini erano veramente disperati,allora Alfabetus li riunì tutti insieme e disse loro:"Avete visto che con il NO non si ottiene niente,ed anche con il PERCHÉ e con il COME?
Vi conviene allora continuare così o cambiare?"
I bambini piangendo disperati risposero:"Cambiamo,cambiamo!! Non diremo più NO,né faremo tanti PERCHÉ e non risponderemo mai COME".
Allora Alfabetus li riportò tutti a casa.