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domenica 20 giugno 2010

Tramonto



Tornavo da Roma, dopo il compleanno di Beatrice, e mi è apparso questo spettacolo meraviglioso, quasi in'immagine in tre dimensioni. Era bellissima, avevo la macchinetta fotografica con me, e subito mi sono fermata e l'ho catturata. Sembra che l'abbia ripresa come l'ho vista, con i raggi tra le nuvole.

Torta per Beatrice



Questa è l'immagine della torta per Beatrice, senza latte e uova.
Gli ingredienti sono:
100 gr. di fecola di patate,
100 gr. di maizena,
200 gr. di zucchero,
100 gr. di cacao amaro(ho scelto Perugina perché è il migliore)
350 cl di latte di soya,
quasi una bustina di lievito "il baule volante" per dolci
un cucchiaino di bicarbonato,
due cucchiai di olio extra vergine di oliva,
un cucchiaino di cannella,
buccia di limone grattata (limone non trattato),
zucchero a velo per decorare e glassare,
sciroppo di zucchero, per ammorbidire.

Per la crema : due cucchiai di maizena, 500 cl di latte di soya, due cucchiai di zucchero, buccia di limone grattata, un cucchiaio di cacao amaro

Si uniscono prima tutti i componenti solidi, si mescola bene, poi si uniscono i liquidi, e si sbatte un poco con il frullatore, giusto per creare un poco di aria, come si fa con le uova.
Si mette al forno ben caldo a 180°, per circa mezz'ora, fino a quando la torta è cotta. Si fa freddare.
Nel frattempo che si cuoce la torta si procede alla preparazione della crema, con il medesimo procedimento di quella normale, cioè si riscalda il latte di soya con la buccia di limone grattata, contemporaneamente si mischiano i due cucchiai di maizena con un poco di latte e lo zucchero. Quando il latte è caldo si unisce la maizena e si mescola fino a bollitura. Si ricopre con la pellicola trasparente per evitare che si formi quella antiestetica pellicola.
A torta fredda, si taglia in tre strati, si bagna con lo sciroppo di zucchero(io lo faccio ad occhio, metto un poco di zucchero in un pentolino con un poco di acqua, poi faccio bollire per qualche minuto, fino a quando diventa un poco consistente. qualche volta aggiunto le fragole, o il succo di arancia, e viene uno sciroppo alla frutta) Sulla prima parte si mette uno strato di crema bianca; poi alla crema restante si unisce un cucchiaio di cacao amaro, e si colloca sul secondo strato.
Si decora con zucchero a velo ed eventualmente con una glassa fatta di zucchero a velo ed acqua. In questa torta è servita un poco di glassa per coprire le piccole magagne.
Ho decorato anche con le Winx e gli animaletti delle winx, qualche fiorellino di stoffa e la fascia colorata.

sabato 5 giugno 2010

Barjac

Ogni anno, in Europa, centomila bambini muoiono di malattie provocate da cause ambientali.


70% dei casi di cancro sono legati all'ambiente. Tra questi, 30% sono dovuti all'inquinamento e 40% all'alimentazione.

Ogni anno in Francia i tumori infantili aumentano dell'1,1%. I casi di cancro in generale sono aumentati del 93% negli ultimi 25 anni.

Edouard Chaulet, sindaco di Barjac, un paesino francese situato nel Gard, ha detto basta e ha deciso che la mensa scolastica sarebbe diventata biologica. La differenza di prezzo è finanziata dal comune. Gli abitanti di Barjac sono preoccupati per l'inquinamento atmosferico e per i problemi causati dall'uso di pesticidi, e hanno iniziato una battaglia contro questo fenomeno che rischia di diventare irreversibile.

Il documentario di Jean-Paul Jaud "Nos enfants nous accuseront" (I nostri figli ci accuseranno), disponibile anche in inglese, racconta la svolta di Barjac, iniziata dal sindaco Edouard Chaulet e portata avanti da tutti gli abitanti del paese.

Nelle numerose testimonianze raccolte dal regista bambini, genitori, insegnanti, medici, giornalisti, contadini, scienziati e ricercatori apportano le loro testimonianze ed i loro punti di vista, esprimono le loro opinioni e, talvolta, danno sfogo alla loro collera e al loro dolore davanti alle telecamere.

Ognuno racconta la propria esperienza, denunciando gli abusi, evidenziando i problemi e proponendo soluzioni. Testimonianze edificanti e toccanti a proposito di una situazione che bisogna assolutamente riuscire a controllare.

Quante malattie, tumori, infermità stanno proliferando in silenzio senza che facciamo nulla per impedirlo?

Il film comincia nella sede dell'Unesco, durante una riunione tra i più grandi esponenti della medicina mondiale, firmatari dell'Appello di Parigi (PDF messo a disposizione da ambientebrescia.it). La parola d'ordine è una sola: non accontentarsi di quantificare i danni, ma intervenire attivamente e rapidamente.