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venerdì 26 marzo 2010

Raiperunanotte

Una serata stupenda, ieri sera, è stata fatta una trasmissione meravigliosa che ha mostrato che esistono altre fonti di informazione, per conoscere la situazione vera del paese. Certo ci sono ancora tantissime persone sonnolenti, che si lasciano pigramente affascinare dalle sirene che cantano canti ammaliatori. Speriamo un risveglio di tanti altri, sempre pacifico e democratico.Un grazie al sindacato dei giornalisti, a tutti i cameramen che hanno partecipato, ai canali televisivi che si sono prestati, agli artisti che sono intervenuti gratuitamente, a tutti gli organizzatori ed in particolar modo a Santoro e a Corradino Mineo (Rainews 24) che è andato in onda in differita per necessità pre elettorali.

Il raggio di sole







Il sole era lì, splendente. Era quasi al tramonto. Ad un certo punto un suo raggio fu catturato da una pozza d’acqua.

“No!, pensò il sole, non è possibile. Come faccio senza uno dei mie raggi?”

Allora tutto avvilito, visto che la luna era già apparsa nel cielo, si rivolse a lei.

“Luna” disse, “sono veramente in difficoltà, una pozza d’acqua ha rubato un mio raggio."

“E che devo dire io”, rispose la Luna, “ che in certe notti serene, il mare si prende tutta la mia immagine, e fa in modo che la luce che io emano si prolunghi sulle onde."

“Bisogna fare qualcosa” disse il sole “ci penserò stanotte."

Il giorno dopo il sole vide una nuvoletta che vagava nel cielo e la chiamò.

“Nuvola, senti, mi copriresti per un poco in modo che quella pozza d’acqua non rubi nuovamente il mio raggio?”

“Se fossi più grande o in compagnia di qualche altra nuvola, penso proprio che lo potrei fare, ma così come sono, sola e piccola, non penso proprio di esserti utile. Però se mi faccio aiutare dal vento, forse riuscirò ad unirmi ad altre nuvole. Chiamerò subito il vento.”

E così a gran voce chiamò il vento. E lui venne subito ad aiutare la nuvola. Corse a cercare altre nuvole, e finalmente ne trovò parecchie. Allora cominciò a soffiare forte, sempre più forte, spingendo le altre nuvole dove era stato chiesto il suo aiuto. Il cielo divenne tutto nero e coperto di nuvole, e così il sole si nascose sopra di loro.

Cominciò a fare freddo, perché senza il sole era svanito anche il suo calore. Le nuvole invece erano tutte lì a bearsi di quel calore.

Ma il sole era curioso, voleva vedere cosa succedeva sulla terra. Allora scansò un pochino le nuvole e si affacciò appena. Lo vide la pozza d’acqua, e lo chiamò:

“Sole, perché ti nascondi? Senza di te fa freddo!”

“Mi nascondo perché non voglio che tu prenda un mio raggio!” rispose il sole.

“Ma vedi io con il tuo raggio creo una cosa meravigliosa, perché le gocce dell’acqua si rifrangono con la luce del tuo raggio e si forma l’arcobaleno, una festa di colori." Vuoi vedere?”

“Certo, per essere sicuro che tu non stia mentendo”.

E così il sole si fece largo tra le nuvole. Subito la pozza d’acqua rubò un raggio, e come d’incanto apparve nel cielo un ponte meraviglioso, formato da tanti colori.

Il sole rimase incantato, e allora decise che avrebbe sempre ceduto volentieri i suoi raggi alle varie pozze d’acqua, ogni volta che la cosa fosse stata possibile. E se nel cielo ci fossero state troppe nuvole, si sarebbe fatto largo tra di loro per ripetere ancora questo spettacolo.

Quando venne la sera ecco che rivide la luna.

“Lo sai” le disse “ è una cosa meravigliosa! Ho ceduto un mio raggio alla pozza d’acqua e così si è formato l’arcobaleno, tutto un tripudio di colori, uno spettacolo meraviglioso. E dovevi vedere, tuttele persone lo guardavano, specialmente i bambini!”

“Sono contenta” rispose la luna “Anche io ho capito e sono contenta. Vedi nelle notti buie la mia luce serve ai pescatori, e per questo il mare la cattura, per evitare che loro accendano le lampade che possono dare fastidio ai pesci."

Si salutarono felici.

mercoledì 24 marzo 2010

Inizio lavori nell'orto

Finalmente si può lavorare nell'orto. Sono tanti giorni che non piove e bisogna prima eliminare tutte le erbacce che si sono insediate, belle e rigogliose. Ho iniziato presto questa mattina, ma la terra è veramente bassa. Sarebbe stato meglio estirparle una ad una ma veramnte è un lavoro improbo, sono veramente troppe, Un pò le ho eliminate con una specie di coltellino, che aiuta ad estirparle, poi ho iniziato a zappettare. Certo il mio orticello è piccolo, e quindi bisogna fare tutto a mano. Non è un dispiacere, perchè è veramente tanta la soddisfazione, vedere che la terra, dopo tutte le nostre cure, è diventata quasi nera, morbida, mentre prima, essendo argillosa, era durissima. Dopo quattro ore di lavoro, ho fatto solo una piccola parte e domani si ricomincia. La stanchezza è tanta, ma sono veramente felice. Ho incominciato ad impiantare le cipolle, e qualche piantina di insalata, un pò di fragole, perchè le piantine che avevo si erano esaurite, avendo più di sei anni. Oggi nel pomeriggio inizierò il semenzaio delle zucchine e dei pomodori, perchè è molto più bello vedere le piante nascere dal seme, che comprarle già grandicelle. Spero che i semi che ho a disposizione non siano transeginici.

sabato 20 marzo 2010

Limone

Eccole lì le piccole gemme sul limone, con i primi fiori, alcuni che fanno appena capolino, come piccoli puntini, e si intuisce che saranno dei fiori, altri quasi pronti ma ancora troppo piccoli per sbocciare. Quest'anno il limone è stato un turbinio di frutti, tanto è vero che non so nemmeno come usarli tutti. Li sto distribuendo ai vicini, per quello a loro necessario, li ho esporati in Inghilterra da mia figlia, quando sono andata a Natale, ed ora ci sarà la seconda esportazione. Ho fatto per ben due volte la crema di limoncello e la gelatina di limone, li uso abbondantemente in cucina, ma veramente ancora la pianta è strapiena.E' una gioia per gli occhi la vista di quell'albero. E poi questa pianta era un arboscello qunado siamo venuti qui a Cerveteri, ed ha avuto bisogno di tante cure nei pimi anni, perchè veramente stentava, pieno di poi di cocciniglia. Ed io, lì, con acqua e sapone, a pulirlo in continuazione, mentre Nando e i vicini tutti a prendermi in giro. Troppo amore! mi dicevano, lo farai morire! Invece è meraviglioso.

venerdì 19 marzo 2010

Agrumi


Queste considerazioni sono state riassunte da un articolo medico.
Gli agrumi sono importanti ma non sufficienti per immagazzinare la quantità di vitamina C necessaria all'organismo. La vitamina C è un efficace antiossidante, che favorisce l'assorbimento del ferro nell'intestino.
Il succo di arancia, come spremuta, specialmente consumato fresco, è un ottimo integratore di vitamine e sali minerali; sarebbe comunque meglio consumare l'arancio intero, perché la pellicina che riveste gli spicchi contiene fibra che determina un maggior senso di sazietà.
Sarebbe bene acquistare arance non trattate, specialmente se si vuole adoperare la buccia.
Il consumo delle arance potrebbe essere controindicato per le persone che hanno problemi di gastrite, ulcera, insufficienza epatica e per i bambini di età inferiore ai 2 anni è bene consigliarsi con il pediatra, per evitare possibili allergie.
Le arance consumate di sera non sono pesanti di per sé; se non si riescono a digerire, potrebbe dipendere da qualche altro elemento consumato a cena.
Il pompelmo non fa dimagrire, ma poiché è il frutto più ricco di pectina, può aiutare a ridurre l'assorbimento dei grassi a livello intestinale. E' comunque un efficace aiuto per tenere basso il livello del colesterolo LDL nelle arterie.

lunedì 15 marzo 2010

Migrazione

Ho letto su Terranauta un articolo del WWF che racconta del ricongiungimento del maschio di cicogna bianca con la cicogna bianca femmina che è avvenuto a Bolgheri proprio nel giorno della festa della donna. E tutti gli anni la coppia si ricongiunge per l'accoppiamento sempre nello stesso posto. E' veramente una cosa fantastica, e mi ha fatto ricordare la migrazione degli uccelli nello stretto di Messina. Stefania, mia figlia, per la tesi di laurea aveva scelto la migrazione dei rapaci, per cui ha iniziato ad andare in Calabria per poter stendere la tesi. Tutti gli anni, dalla fine di Aprile a metà Maggio, avviene il passaggio dalla Sicilia alla Calabria degli uccelli migratori provenienti dall'Africa. Io l'ho seguita per due anni, ed ho assistito ad uno spettacolo meraviglioso. Un giorno che il tempo non era sereno, gli uccelli volavano quasi raso terra, e noi tutti distesi a terra ad osservarli. La luce filtrava attraverso le loro ali, che si spiegavano, ed apparivano quasi trasparenti e con varie tonalità di colori. Ali grandissime. Si vedevano passare aquile reali, falchi, cicogne nere (non sapevo neppure che esistessero), ed i presenti, conoscitori ed esperti, sapevano individuare anche il sesso. Tantissime persone, di varie età e varie nazionalità, innamorati tutti di questi animali meravigliosi. Questi conoscono la rotta perfettamente e la ripetono da generazioni partendo dall'Africa in primavera verso luoghi più freschi, e ritornando in Africa in autunno. E' stata fatta una ricerca per verificare la conoscenza della rotta. Sono stati portati degli uccelli migratori lontano dal luogo di partenza, per depistarli. Loro sono prima ritornati al luogo di partenza conosciuto, per poi riprendere la rotta. Sono meglio degli uomini, che hanno bisogno della bussola, delle stelle, e nei tempi moderni del radar per non perdere la rotta.

Da Kataweb consigli per l'uso corretto del congelatore

Congelare risparmiando: dieci idee per organizzare il freezer
Salvare un prodotto in scadenza, cucinare in gran quantità e porzionare per avere cibo sempre pronto quando c'è poco tempo per mettersi ai fornelli. Il congelatore spesso si trasforma in un deposito disordinato, dove inseriamo di tutto e di più. Ecco alcune semplici norme per congelare correttamente gli alimenti, mantenere inalterate le loro proprietà risparmiando tempo e soprattutto denaro (testi di Katia Ancona)
Gli involucri devono: essere a tenuta stagna, non traspirabili, resistere alle basse temperature, a olio, grasso o acqua, proteggere gli alimenti dall’assorbimento di altri sapori o odori. I contenitori rigidi in plastica o vetro sono ideali per alimenti liquidi. Evitate scatole di cartone che non resistono all’umidità oppure inseritele in un sacchetto freezer. Sacchetti, carta freezer o alluminio sono adatti per i cibi che contengono poca acqua. Evitate la pellicola trasparente che non isola perfettamente gli alimenti. Ricordate di mettere l’etichetta a ogni confezione segnalando prodotto e data di congelamento
Confezionate sempre gli alimenti in piccole porzioni per rendere più rapido il processo di congelamento e facilitare poi lo scongelamento. Evitate di congelare contemporaneamente troppi cibi. Il congelamento avviene più rapidamente quando nel vano del freezer sono già presenti altri alimenti congelati
Non inserite cibi caldi nel congelatore. Oltre a riscaldare l'ambiente interno, consumando maggiore energia per raffreddarlo, il calore causa anche la formazione di brina, una pellicola isolante che aumenta il consumo di energia per mantenere bassa la temperatura. Pulite regolamente il freezer dalla brina per risparmiare in bolletta e fate raffreddare i cibi a temperatura ambiente prima di congelarli.
Le bruciature da congelamento rovinano anche gli alimenti migliori, rendendoli gommosi e alterandone i sapori. Per evitare la formazione di cristalli di ghiaccio il congelatore deve rimanere a una temperatura costante, quindi: non aprite continuamente il congelatore e non indugiate troppo nella ricerca del cibo
Riempite una bottiglia d’acqua (non completamente) e congelatela. Vi aiuterà a mantenere stabile la temperatura del freezer, a utilizzare meno energia per raffreddarlo e vi consentirà di mantenere i cibi più a lungo in caso di blackout.
Gli odori (per soffritti, sughi e carni…) comprati singolarmente in negozio possono essere molto più cari rispetto all’acquisto di una pianta intera. Se sul balcone avete ancora basilico, prezzemolo, menta o altre piante aromatiche potrete congelarle. Raccogliete le foglie, lavatele e asciugatele, poi sminuzzatele. Mettete il composto ottenuto nelle vaschette di plastica usate per fare il ghiaccio. Coprite con acqua (oppure brodo o olio) inserite in un sacchetto freezer e riponete nel congelatore. In alternativa lavate e asciugate bene le foglie e poi mettetele nei sacchetti cercando di far uscire quanta più aria possibile. Le foglie si ammaccheranno un po’ ma se usate cotte manterranno inalterato il loro aroma.
Se volete congelare le verdure: pulitele, lavatele e tagliatele. Se necessario sbollentatele: questo processo rallenta o, in alcuni casi, blocca l’azione degli enzimi che possono causare la perdita di sapore, colore e consistenza. Poi raffreddatele, sgocciolate e mettete nei contenitori. Per utilizzarle: cuocetele direttamente senza farle scongelare.
Frutta: sbucciatela, tagliatela a fette o a pezzi, lasciando interi frutti e bacche. Ricordate che la frutta scongelata perde consistenza quindi usatela cotta o per fare frullati.
Per congelare correttamente il pesce: lavatelo e asciugatelo. Congelate interi i pesci piccoli e sfilettate o tagliate in tranci quelli grossi, separando i vari pezzi con foglietti di carta.
Un ultimo suggerimento: qualcuno consiglia di tenere per 24 ore nel congelatore un hard disk compromesso. Scadute le 24 ore inseritelo velocemente nel pc. Potrebbe tornare a funzionare oppure potrebbe consentirvi di recuperare i dati prima di dirgli addio per sempre. Da provare come ultima spiaggia…

venerdì 12 marzo 2010

consigli verdi per economia domestica

Riporto qui quanto pubblicato da greentips per consigli di economia domestica, l'unico commento è che per me i vetri è meglio pulirli solo con acqua e carta di giornale.


L’impronta che l’uomo sta lasciando sul mondo è profonda e se non cambieremo le nostre abitudini sarà sempre più difficile mantenerlo in salute.

Vi segnaliamo alcuni semplici consigli che si possono mettere in pratica quotidianamente nella pulizia delle nostre case. Le nostre abitazioni saranno pulite a fondo e profumeranno anche se non useremo prodotti chimici, senza contare il risparmio economico!

Il primo vero consiglio che vi suggeriamo è che, nel caso vogliate continuare a usare prodotti industriali, basta metà dose di quelle consigliate. Sembra incredibile, ma è così! Usare dosi intere o maggiori rispetto a quelle indicate sulle confezioni da l’impressione di ottenere più pulito. In realtà il prodotto in più si deposita sulle superfici, rilasciando continuamente sostanze nocive.

Se non avete tempo di creare i vostri detersivi in casa, o preferite la comodità del prodotto finito e pronto all’uso, suggeriamo di acquistare almeno i detersivi alla spina o ecologici.

Per pulire i piatti si può riciclare l’acqua di bollitura della pasta, ha un potere sgrassante molto forte. Nell’ultimo risciacquo si può usare l’aceto: lucida e toglie gli odori. Un mix di acqua, aceto e bicarbonato e anche una manciata di sale grosso è un ottimo sgrassante ed elimina bene i residui (attenzione, si crea una schiuma effervescente che sprigiona ossigeno. Se lavate le bottiglie, attenzione a non eccedere con questa miscela o schizzerete aceto per tutta la cucina! Se le padelle sono particolarmente incrostate, potete far bollire acqua e bicarbonato. Così come potete usare una pasta ottenuta sempre con il bicarbonato per pulire a fondo i fornelli. Questo è un ottimo sistema anche per pulire il forno: funziona ancor meglio se il forno è tiepido. Con uno o due colpi con la spugna pulita si eliminano tutti i residui di bicarbonato.

Il frigorifero si pulisce bene e senza utilizzare prodotti chimici (che potrebbero contaminare il cibo) con acqua e aceto tiepidi. Si sgrassa e si eliminano gli odori senza troppa fatica. Per eliminare gli odori, si può lasciare una vaschetta con del bicarbonato (anche il portauova, se non utilizzato, è perfetto).

I pavimenti si possono lavare con acqua calda e aceto bianco (un bicchiere in un secchio). Più l’acqua è calda, più scioglie lo sporco. I pavimenti in legno si possono invece passare con la sola acqua e poi la cera d’api (o altre cere naturali).

Il bagno richiede un po’ più di cura. Se per togliere il calcare dai rubinetti basta aceto e bicarbonato e per il pavimento acqua e aceto, per il wc è meglio affidarsi – una volta ogni tanto – a prodotti più specifici, per eliminare ogni battere. In commercio esistono prodotti ecologici adatti. Lasciare lo scopino in ammollo con aceto e bicarbonato, però, è sempre una buona abitudine, se fatto con costanza.

Il modo migliore per pulire i vetri è, ancora una volta, l’acqua e aceto. Verranno subito puliti e senza aloni e le gocce di pioggia esterne spariscono al massimo con la seconda passata (dipende anche dalle condizioni in cui si trovano i vetri da trattare).

Se aveve invece bisogno di un disgoragante (a volte capita) pensate innanzitutto a cosa ha ingorgato le tubature e a come non commettere più l’errore (spesso è una mancanza di cura in ciò che si lascia cadere nel lavandino). Poi si possono usare le classiche spirali, sifoni e ventose. Versare dell’acqua bollente su un paio di pugni di sale grosso e bicarbonato (lasciandolo agire un po’) dovrebbe risolvere il problema. Il bicarbonato svolge anche un’azione antiodore e sgrassante.

Per i mobili, non ci sentiamo di dare particolari indicazioni: è solo negli ultimi anni che sono stati introdotti sul mercato prodotti chimici, irritanti e nocivi, per la loro pulizia. Da sempre si sono utilizzati cera e olio, di facilissima reperibilità in ogni supermercato. Basta continuare con questi prodotti naturali: lucidano e proteggono come nessun altro prodotto nato recentemente.

Veniamo ora a una serie di piccoli consigni per ogni evenienza:

Se vi macchiate con il caffè, basta buttarci sopra immediatamente acqua frizzante mista ad aceto e strofinare un po’. Se la macchia è già asciutta, andrebbe tamponata con glicerina per ammorbidirla, poi sfregata con acqua ossigenata e sapone di marsiglia. Un po’ laborioso, ma dal sicuro risultato.

le macchie di latte possono emanare odori, se lasciate asciugare troppo. Se la macchia è fresca, basta pulire con acqua e sapone di marsiglia. Se è già secca, versarci sopra alcune gocce di limone e poi lavare con acqua molto calda e sapone.

Il dentifricio si elimina con acqua e aceto. Il cioccolato con glicerina e tuorno d’uovo, sciacquati dopo un po’ con acqua tiepida.

Il te è forse la macchia peggiore: se il danno è appena stato fatto, si deve siacquare subito con acqua e perborato, altrimenti si deve avere molta cura di passare la macchia con acqua bollente e perborato, lasciando agire, spostando il getto dell’acqua calda (colato con lentezza) dal bordo della macchia verso il centro. Se occorre, si ripete questa operazione prima di passare al bucato. Ricordatevi che il te viene ancora usato per tingere i tessuti, donando un’aria anticata.

Il lucido da scarpe si elimina con dell’alcool. Puro sui tessuti chiari, un po’ diluito su quelli scuri.

Le macchie di unto si assorbono con farina di mais (se vi macchiate al ristorante, evitate gli spray: fanno più danni che altro). Oppure potete gettare un po’ di acqua frizzante. Evitate anche il talco, perchè non assorbe molto il grasso. Una volta asciugata la macchia, potete strofinare del sapone di marsiglia asciutto e dopo procere con il consueto lavaggio.

Se vi macchiate con il vino bianco, tamponate con aceto bianco. Se vi macchiate con vino rosso, si può procedere in diversi modi: potete cospargere la macchia con sale fino, usando una bacinella che tenda bene la stoffa e da una distanza adeguata (anche un metro) ci versate sopra lentamente dell’acqua bollente (l’acqua, cadendo nella bacinella, porterà con sè il vino), oppure potete versarci sopra del latte scremato bollente. Ovviamente dopo si potrà lavare con cura il capo macchiato.

Le macchie verdi causate dagli spinaci si attenuano strofinandole con una patata tagliata. Lavate poi con sapone di marsiglia.

L’uovo si elimina con acqua fredda e sale spazzolati con una spugna. Se usate l’acqua calda, rischiate di “cucinare” l’uovo e peggiorare la situazione.

Se cade della cera di candele sulla tovaglia, prima congelate il tessuto in freezer (la cera, indurendosi, cadrà a pezzi) e poi togliete il residuo stirando la tovaglia tra due fogli di carta assorbente.

Se avete sbagliato il bucato e avete macchiato i bianchi con qualcosa di colorato, mettete tutto in ammollo con acqua e abbondante bicarbonato, coprite con foglie di alloro e lasciate agire una notte intera.

Se invece avete della biancheria che è ingiallita perchè è rimasta chiusa nei cassetti (è colpa degli sbiancati usati nell’ultimo lavaggio), lasciatela in ammollo in acqua fredda e perborato e lasciate agire. Se volete nuovamente riporre la biancheria nei cassetti senza ulteriori ingiallimenti, basta incartarli nella carta velina.

C’è un rimedio anche per i segni di bruciatura lasciati dal ferro da stiro: se il danno è lieve, basta passare la parte bruciata sotto l’acqua fredda e tamponare quindi con succo di limone. Altrimenti basta versarci dell’acqua ossigenata e puntare il vapore del ferro finchè la macchia scompare.

Vi sembra che questi consigli siano stati utili? Ne volete altri? Ci daremo da fare per scovare altri rimedi green!

giovedì 11 marzo 2010

Pane

Il pane per me è un alimento sacro. Io faccio parte di quella generazione che pensa che sia un sacrilegio buttare il pane. Forse perché sono nata quasi alla fine della grande guerra, e certamente non c'era molto da mangiare, anche quando sono diventata grandicella, ed anche un piccolo pezzo di pane era una grande cosa.
Ora sono più le volte che lo faccio da sola, specialmente quando non devo andare dalle nipotine. La cosa è nata per gioco, ed ora è diventata una passione. La mia dispensa è piena di varie farine, perché il bello è farlo ogni volta diverso, usando sia il grano duro, che la farina integrale, che la farina O, e alcune volte tutte mischiate. E poi qui al paese abbiamo un bellissimo mulino, per cui la farina che acquisto è stata macinata da poco. E' quasi un piacere sensuale, quando lo si impasta, si modella, fino a quando diventa una bella pagnottella, molto elastica e liscia. E lo spiare che stia crescendo bene, fino a quando acquista una giusta dimensione! Quindi il forno acceso, prima ad una temperatura superiore, per la crosta, poi ancora una temperatura più bassa per la cottura. E che devo dire di quando esce dal forno, fragrante, profumato, che mi fa venire l'acquolina in bocca? E subito, via, stacco un pezzetto per assaggiare la mia specialità ancora calda.

mercoledì 10 marzo 2010

Inizio di primavera



Fa veramente freddo, ma sebbene ci sia questo tempo piuttosto invernale, l'albicocco è fiorito. Quest'anno è meraviglioso, i rami sono stracarichi di fiori, e promettono un buon raccolto. Forse sarà per tutto quello che ho messo sul terreno ai piedi della pianta, e cioè parecchio stallatico di cavallo, pannello di neem e cenere di legna, oppure perché l'albero ha ora dodici anni.Io amo veramente questo albero, il cui tronco è diventato enorme, e qualche volta lo accarezzo come per far sentire questo mio sentimento alla pianta. Ma, chissà se le piante captano i sentimenti umani.