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domenica 11 luglio 2010

Caraffa filtrante

Avevo acquistato con i punti di un supermercato una caraffa filtrante, ma per quel modello non esistevano dove abito i filtri di ricambio, e così era rimasta inutilizzata fino allo scorso anno.
Nei miei ripetuti viaggi in Inghilterra avevo però trovato i filtri adatti, il cui costo lì era veramente irrisorio, contro quello che avevo trovato su internet, e così ho comprato i filtri ed abbiamo iniziato ad usare l'acqua filtrata.
Con l'uso della caraffa, il risparmio è enorme, in quanto si adopera l'acqua del rubinetto contro la minerale che normalmente noi italiani usiamo, ed inoltre si riducono tantissimo i rifiuti della plastica.
Certo mi sono documentata su internet, per verificare che effettivamente non sia nociva, così trascrivo una parte di un commento.

"Il filtro è costituito, in genere, da resine a scambio ionico e carbone attivo che inducono due processi chimici:


- la resina a scambio ionico riduce la durezza dell’acqua (causa del calcare) e la presenza di certi metalli pesanti come piombo, alluminio, rame, nichel, bario, cobalto e altri metalli

- il carbone attivo riassorbe cloro, pesticidi e agenti inquinanti e impurità organiche, migliorando il gusto dell’acqua ed eliminando alcuni odori classici (come quello del cloro)

L’acqua di casa diventa così piacevole al gusto, senza il classico e fastidioso sapore di cloro, e con la riduzione di alcune sostanze nocive per la salute.

Perché utilizzarla?


• perché in Italia la qualità dell’acqua del rubinetto è già molto alta e sicura, tale da renderla potabile senza altri trattamenti… e se poi possiamo anche migliorarla

• perché il filtro permette di rendere piacevole al gusto il sapore dell’acqua

• perché si può così evitare di comprare l’acqua al supermercato, evitando sia un consumo di plastica (non poca, pensate a quanti rifiuti) sia il risparmio di una notevole quantità di tempo e fatica per il trasporto dei pesanti cartoni di acqua

• perché l’acqua del rubinetto costa molto meno di quella comprata (dalle 100 alle 1000 volte in meno!)"

E qui sono trascritti i lati negativi, secondo lo studio trovato su internet

"• Da mettere in rilievo che alcuni studi di Altroconsumo del 2007 sostengono che le caraffe filtranti, anziché migliorare la qualità dell’acqua, rischiano di peggiorarla. Purtroppo questi studi non sono però molto chiari… nell’articolo si parla nello specifico della Brita che però ha risposto con un altro articolo in cui l’autorevole ed indipendente Istituto TUEV certifica la perfetta qualità dei sistemi di filtraggio e delle cartucce della Brita, ai sensi della normativa tedesca e comunitaria. Negli Stati Uniti, il medesimo prodotto è stato riconosciuto conforme agli standard della National Sanitation Foundation (Standard n. 42 and 53 for Drinking Water Units). L’attacco mi sembra quindi troppo generico, sia rispetto al tipo di caraffa utilizzata che allo stato di usura del filtro. A tal proposito  invece si può riflettere sul fatto che la plastica non è certo la più adatta per conservare l’acqua, soprattutto se consideriamo che all’inizio dell’estate, spesso l’acqua viene imbottigliata negli stabilimenti e messa in deposito per i periodi di alta richiesta, talvolta in depositi all’aperto sotto il sole…

• Esiste inoltre il problema dello smaltimento dei filtri (ancora non chiaro) ma dubito che il filtro consumato in un mese sia più difficilmente smaltibile della plastica accumulata in mese di consumo di acqua acquistata al supermercato!! "

Era anche evidenziato il costo elevato dei filtri, qui in Italia, comunque sempre inferiore al costo dell'acqua in bottiglia; infatti un filtro è utilizzabile per un mese (certi lo usano anche fino a due mesi, ma penso che potrebbe essere dannoso) ed il costo il Italia si aggira da 15 ai 18 Euro per una confezione da tre filtri, è comunque una spesa irrisoria. In Inghilterra la confezione da tre costa circa 6 sterline, ma da loro l'uso della caraffa è normalissimo, mentre nei supermercati si vende pochissima acqua minerale.