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sabato 13 ottobre 2012

SAPONE CON LA LISCIVA

Non riesco a capire cosa sia sucesso ma si sono cancellati i post relativi a "Scuola di sapone" per cui ripubblico
RICETTE
Bisogna dire, come premessa, che il sapone ottenuto con la lisciva non è come quello ottenuto con la soda caustica. Infatti mentre il sapone con la soda caustica è un sapone subito duro, quello con la lisciva prevalentemente è un sapone molle e, quello ottenuto con le ricette per il sapone duro, avrà bisogno di una lunga stagionatura per raggiungere un livello di durezza apprezzabile.
Una curiosità: il sapone fatto in luna crescente riesce meglio di quello fatto con la luna calante. (Questa affermazione è fatta da persone che hanno fatto moltissime esperienze nel campo, ed è esatta anche per me, date le mie sperimentazioni

Ora vi illustrerò come procedere alla preparazione del sapone duro con -->la  ricetta  frutto di esperimenti fatti da Maria in un commento sul sito Flag of the planet Earth.
La prima operazione da fare per ottenere un sapone duro è quella di fare in modo che la lisciva sia abbastanza satura cioè ancora di più dei nostri esperimenti con la patata. Quindi si pone la lisciva satura sul fuoco, sempre molto basso,  e si lascia bollire fino a quando nella lisciva si creeranno dei piccoli zampilli di liquido (nei miei esperimenti, dopo aver ottenuto che la patata venisse a galla, ho fatto bollire ancora per una mezz’oretta e si è verificata la creazione degli zampilli). Questa operazione permette di separare i sali dalla potassa. A questo punto la lisciva è effettivamente satura e pronta per la saponificazione.
Le dosi sono:
una parte di lisciva e
una parte di olio (possibilmente oliva)

La lisciva satura ottenuta precedentemente si versa in un recipiente (evitando di versare anche i Sali depositati sul fondo) e si unisce l’olio. Si pone su fuoco basso e si gira. Ad un certo punto il composto ottenuto diventa schiumoso e raddoppia il suo volume, quindi si trasforma in una crema. A questo punto il sapone è pronto. Si spegne il fuoco  e si versa in uno stampo e si pone al caldo. Se dovesse esserci un poco di olio che sembra che non si sia amalgamato, non è importante, basta provare ad eliminarlo. Si lascia raffreddare e stagionare. Questo sapone è molto delicato sulla pelle. Il suo aspetto migliora dopo due mesi, ma la consistenza è, dopo una giornata, già dura. 
Questo è il frutto del mio esperimento, veramente riuscito, fatto per la preparazione del corso di sapone.