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mercoledì 16 luglio 2014

Il sapone completamento a freddo

Questo è un metodo molto semplice e facile per fare il sapone. Ci è stato insegnato a suo tempo da una contadina di Canale Monterano. Lei lo adopera per tutto, io preferisco usarlo solo per poi creare il sapone per la lavatrice, perché fa poca schiuma. Il suo ph però è più basico del classico in quanto c'è più soda caustica del normale sapone di marsiglia.
E' più economico di quello classico, in quanto si usa moltissima acqua e poco olio.
Ora vi spiego la ricetta.
Ingredienti:
250 gr. di soda caustica
250 gr. di farina
250 gr. di sale
1 litro di olio (possibilmente di sansa di oliva)
4 litri e 1/2 di acqua

Per farlo ho usato l'infuso di lavanda che avevo ancora e disponevo di 1 litro e mezzo di infuso:

Per prima cosa, dopo aver pesato gli ingredienti e messi in piattini di plastica a disposizione, si unisce la soda caustica al 1/2 litro di acqua (nel mio caso di infuso). Si intende che vale sempre la regola di unire la soda all'acqua e non viceversa. Un'accortezza, per la miscela usare un contenitore di vetro e, dopo aver mischiato la soda all'acqua con un cucchiaio di legno coprire il tutto con un giornale per evitare di respirare i vapori (la miscela va subito a 90°).

Poi in un contenitore grande, una bacinella, si inizia a mettere la farina, il sale e l'olio, si mischia il tutto, poi si incomincia a diluire unendo piano piano i 4 litri di acqua.
Quando si è terminato di miscelare gli ingredienti, si unisce per ultima cosa la soda caustica sciolta nell'acqua e si continua a mescolare. Immediatamente il composto inizia il processo di saponificazione, si addensa fino a diventare una crema piuttosto densa.

A questo punto si prendono dei contenitori (tipo vaschette di plastica che contenevano prima la mozzarella o simili) e si ripone il tutto ad asciugare. Io li metto sotto il mobile della cucina. Oggi dopo tre giorni, il sapone è completamente solidificato e quasi pronto per essere tagliato. Ho rivoltato il composto in maniera da fare asciugare ancora meglio il tutto e penso tra tre giorni di tagliarlo in cubetti. (ho usato quattro contenitori quindi verrà tantissimo sapone.


Questi sono solo due panetti, ne ho altri due. 




venerdì 4 luglio 2014

Agente speciale acting

Sono stata coinvolta nel progetto acting, di Fondazione Mondo Digitale, sempre per facilitare l'apprendimento dell'informatizzazione per le persone anziane.
Ecco qui l'articolo con qualche foto del corso che abbiamo fatto la scorsa settimana. Peccato che io abbia potuto partecipare solo il sabato, comunque è stato interessantissimo:

Verso l’autonomia

Workshop-Agenti-sociali-Acting-28.JPG
Dal citofono allo smartphone: il ruolo degli agenti sociali con il progetto Acting.

Due giorni di formazione intensiva (27 e 28 giugno), presso laPalestra dell’Innovazione a via del Quadraro, hanno permesso di approfondire il ruolo degli agenti sociali per l’invecchiamento attivo in diversi contesti, da centri diurni per anziani fragili alle associazioni di categoria. La formazione è stata tenuta da Cecilia Stajano, referente nazionale per il progetto ACTing – Active Ageing through Information & CommunicationTechnologies, che ha completato il suo training professionale a Madrid, pressoFundetec.
I primi agenti sociali che si stanno formando con la metodologia del progetto Acting: Social Agents Promoting Active Ageing through ICT hanno profili ed esperienze professionali molto diverse, ma tutti hanno in comune l’attitudine al ruolo di “facilitatore” con le nuove tecnologie. Spesso sono agenti speciali inconsapevoli che grazie al progetto avranno la possibilità di affinare competenze e strategie. 
Goffredo, 64 anni, ingegnere elettronico in pensione, ha messo le sue competenze a disposizione di una associazione locale Pro Olgiata e insegna pc agli anziani anche a domicilio. Convinto che Internet possa rivelarsi una risorsa strategica per la terza età progetta di organizzare corsi per spiegare l’uso della Rete agli over 60. Floriana è docente di inglese presso il liceo Democrito di Roma e da alcuni anni ha scelto di dedicare il suo tempo libero all’alfabetizzazione digitale della terza età come “volontaria della conoscenza”. Altra “volontaria” è Anna Maria, tutor alla pari presso il centro anziani di via Marvasi, testimone dello spot La conoscenza è una ricchezza, condividila!
Silvia Jessica, entrambe under 30, si occupano di anziani fragili per l’associazione Alberto Sordi.Francesco, classe ’47, continua a insegnare informatica presso il CTP Nelson Mandela ad alunni dai 16 agli 80 anni, italiani e stranieri. Giulia Claudio, entrambi over 60, rappresentano due esperienze diverse dell’associazionismo per la terza età, Spi-Cgil e Auser. Ha una vasta esperienza in assistenza domiciliare Francesca Squarcialupi, assistente sociale presso il IX Municipio. Gabriella, matematica classe ’42, è presidente della Federazione italiana laureate diplomate istituti superiori (Fildis), che aderisce alla International Federation of University Women. Altra competenza preziosa è quella diMarcello, classe 1950, esperto in Ict Security.




intervista ad un volontario della conoscenza

Ancora l'eco di quella bellissima manifestazione a Roma per la premiazione dei volontari della conoscenza che hanno coadiuvato per il progetto "Nonni su internet"

Da gioco a passione

Vassilis-volontario-conoscenza.jpg
Alla scoperta dei volontari della conoscenza. Volti di tutte le età e nazionalità.

Vassilis Barkas ha frequentato l'Istituto comprensivo Marina di Cerveteri, guidato dalla dirigente scolastica Maria Vitoria Serru. Con il progetto Nonni su Internet, coordinato dai docenti Martano De Mari, ha insegnato il computer e Internet agli anziani del territorio.
Nel video Vassilis racconta come l’esperienza, nata quasi per gioco, si sia trasformata presto in passione e confessa come sia rimasto stupito dall’interesse dei nonni per le nuove tecnologie.


Volontari della conoscenza: Vassilis