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martedì 29 dicembre 2009

compostiera

Evviva ho finalmente la mia compostiera ottenuta in comodato d'uso dal Comune!. E' stata un po' una battaglia, ma finalmente eccola, non molto grande, già sistemata nel mio giardino e già con parecchio materiale dentro. Infatti avevo raccolto le foglie dell'albicocco e del melo e le avevo conserate in un sacco di plastica con molti buchi per l'aria. Poi ho aggiunto il primo umido dalla cucina e avevo una scatola di cartone. Inaugurata!

lunedì 14 dicembre 2009

compostiera

Finalmente dovrebbe arrivare la mia compostiera. Certo la potevo pure comprare due anni fa per circa 70 Euro, ma mi sono incaponita a chiederla al mio comune, perchè questo servizio esiste già in tanti comuni limitrofi, ed in certi addirittura se siha la compostiera si ha diritto ad uno sconto sulla tassa per la nettezza urbana. Certo non pretendo questo. Avevo fatto una regolare domanda, con una lettera, e l'avevo presentata all'ufficio competente; il responsabile, sollecitato diverse volte, aveva infine detto che le compostiere erano arrivate, e avrebbero emesso il bando per poter stabilire a chi darle. Poi la Giunta è crollata. Ora sembra che finalmente sarò un'assegnataria di questo prezioso prodotto della civiltà odierna! Preciso che la nuova giunta è di sinistra, tanto per specificare. Questa mattina ho elefonato al servizio addetto alle consegne, e mi è stato detto che sicuramente nelle prossime settimane, sarà consegnata. Evviva!!

venerdì 27 novembre 2009

recupero carciofi

Avete mai provato a recuperare qualcosa dagli scarti dei carciofi? Io l'ho fatto ed è venuta fuori una crema buonissima.
Quando pulisco i carciofi, tutte le foglie dure non le butto, butto solamente la parte esterna dei gambi ed il pelo. Faccio bollire un pò d'acqua leggermente salata, e quando bolle butto giù tutto. Si devono cuocere per tre quarti d'ora, o anche di più a seconda della durezza degli scarti, e si deve far ridurre l'acqua. Si frulla il tutto e po si passa al passino perchè rimangono molti filamenti. Ed eccovi una crema di carciofi buonissima, adata a fare risotti.
L'ho usata l'altro giorno per un risotto con zucca e passata di carciofi. Una sciccheria veramente.

sabato 24 ottobre 2009

Un sogno

E' circa un anno che sto inseguendo un sogno. Cercare di fare qui a Cerveteri gli orti sociali biologici. L'idea è nata in Inghilterra, dove la cosa è naturale, ogni città ha i suoi orti, dove pagando un affitto modestissimo di 35 sterline l'anno, hai a disposizione un piccolo appezzamento di terra per poter coltivare biologicamente gli ortaggi necessari per la tua famiglia, con l'obbligo di compostare i rifiuti.
Sarebbe una cosa bellissima, perchè sarebbe un vantaggio per gli anziani e una esperienza per i giovani in età scolare. Una possibilità di socializzare, di avvicinarsi alla natura, di fare attività fisica, di avere prodotti coltivati personalmente a costi bassissimi, sempre rispettando le regole del compostaggio.
Lo scorso anno ho incominciato con una ricerca su internet per verificare la fattibilità in Italia e allora esistevano solo in Italia Settentrionale, fino alla Toscana, poi nulla.
Ora si sta muovendo qualcosa nelle altre regioni.
Non avevo avuto il tempo di seguire il sogno, per il fatto del mio impegno con i nipoti (cosa meravigliosa che mi riempie di gioia), ma ho avuto l'opportunità di parlare con un assessore del mio desiderio , sempre come associazione culturare ViS (vivere in salute). La cosa è sembrata interessante e abbiamo iniziato i primi passi per la realizzazione.
Speriamo di portarla avanti bene e in poco tempo, perchè le lungaggini burocratiche saranno veramente tante, anche per l'inesperienza sia mia che della mia amica per avviare le procedure giuste dell'ingranaggio.

Ancora fagiolini e finalmente cavolaia

Incredibile, oggi ancora un kilo e mezzo di fagiolini. Il tempo è ancora clemente e permette la formazione di nuovi fiori e quindi di nuovi frutti.
E poi una cosa buonissima, ho trovato sui cavoli la cavolaia. Quest'anno le piante di cavolo non vengono da semi geneticamente modificati, mentre lo scorso anno il dubbio era grande perchè non ho visto neanche una cavolaia. Ho raccolto quelle che c'erano e le ho gettate nello sciacquone, poi ho spruzzato acqua e sapone sulle piante per eliminare le uova (tantissime. Spero che facia effetto, due anni fa è stato utile.

martedì 20 ottobre 2009

fagiolini

Ancora coninuo a raccogliere i fagiolini dalle piante che ho seminato a Maggio. E' una cosa incredibile, non mi era mai successo. Credo che il fatto dipenda da come ho trattato la terra. Ho fatto una buca con Nando e abbiamo sotterrato letame di cavallo proveniente dal vicino maneggio e oltretutto gratis. Poi abbiamo messo uno strato di composta e abbiamo ricoperto con la terra. Dopo due settimane di riposo ho seminato i fagiolini. Ora qualche pianta sta morendo ma ci sono ancora tantissimi fiori e frutticini già pronti.Leverò man mano fino ad esaurimento. L'altro ieri ne ho raccolto ancora sette etti.Eccezionale! E pensare che ho fatto una nuova semina ad Agosto che già sta producendo i primi frutti.

domenica 11 ottobre 2009

orto invernale

Abbiamo cominciato a impiantare l'orto invernale. Certo io e Mara abbiamo comprato le prime piantine, senza seminarle personalmente.Speriamo che non siano piantine prodotte con semi geneticamente modificati.
Io avevo già impiantato l'altra settimana i broccoletti siciliani, qualche cavolo e broccolo, ed ora devo aspettare che finiscano i fagiolini, che quest'anno mi hanno dato tanta soddisfazione, perchè, per quanto seminati a maggio, ancora fioriscono e producono, sebbene già qualche piantina stia morendo. Nando ed io non abbiamo mai comprato fagiolini. Ora nel mio orto le nuove piantine hanno attecchito tutte e già sono un po' cresciute. Con Mara questa settimana, è stato bellissimo. Abbiamo piantato broccoletti siciliani, broccoli, cavoli, insalata e finocchi. Anche lei ha ancora parecchio spazio e comprerà altre piante per avere una produzione più completa.
E' faticoso are questo lavoro, ma è anche piacevole, ti concilia con la terra e la natura.

giovedì 24 settembre 2009

inno alle donne

Allego qui un articolo del dott. Veronesi, nel quale fa considerazioni veramente eccezionali sulle donne.
VERSO UNA RIDEFINIZIONE DEL RUOLO FEMMINILE
La forza delle donne in dieci punti Ora serve un nuovo femminismo

La questione dell' aborto, intorno alla quale ruota la recente polemica sull' approvazione della Ru486, è la tipica situazione in cui la società si trova a dover scegliere «il male minore», come direbbe Paul Ricoeur. Tutti siamo contrari all' idea dell' interruzione di gravidanza, perché è un atto contro natura (nel senso che va contro l' imperativo del Dna alla riproduzione) e che comporta conseguenze traumatiche dal punto di vista psicologico. Tuttavia condannare l' aborto legalmente non impedisce che gli aborti avvengano. Se una donna è talmente disperata da non volere un bambino, troverà comunque un modo per non averlo e se un medico e un ospedale non la accoglierà, finirà pericolosamente in mani incompetenti. L' aborto è un fatto serio, ma l' aborto clandestino è una vera tragedia e per questo la legalizzazione corrisponde alla scelta del «male minore». E la modalità della pillola RU486 rende questa scelta meno dolorosa per la donna. La finalità della legge 194 era quella di ridurre gli aborti clandestini e non di promuovere il principio che interrompere una gravidanza è giusto. Si trattava semplicemente di spostare l' obiettivo da una cultura punitiva a una cultura preventiva. I fatti ci hanno dato ragione: il numero di aborti è drasticamente diminuito e il «mercato nero», tradizionalmente legato alla criminalità, è scomparso. Si è confermato così il modello che si applica ad ogni forma di proibizionismo: il vietare non ha alcun valore educativo, non riduce il fenomeno che si proibisce e rafforza il potere criminale. È inoltre una posizione che offre il massimo di libertà: chi ha convinzioni religiose non farà una scelta che non ritiene accettabile solo per il fatto che è legale. Va detto che la 194 non è stata pienamente applicata: le azioni di informazione ed educazione andrebbero molto sviluppate nel rispetto della multiconfessionalità e multietnicità della nostra comunità. Certo, la sfida culturale che sottende tutto il ragionamento è la ridefinizione del ruolo della donna. Il principio dell' autodeterminazione, alla base delle scelte cruciali che aspettano le nostre donne, soprattutto le più giovani (come la gravidanza o la fecondazione assistita, se necessario) presuppone conoscenza e coscienza. Conoscenza del proprio corpo e della propria mente, e anche delle possibilità che la scienza offre per migliorarle. Coscienza dei valori che permettono ad ogni donna di applicare la conoscenza alle scelte, senza l' influenza di retaggi che derivano da secoli di predominanza maschile. Dobbiamo renderci conto dei molti punti di forza femminili nella società odierna. Il primo è la capacità di conciliare la necessità lavorativa e procreativa: l' unione del ruolo sociale e del ruolo materno, che ancora non ha trovato un punto di equilibrio, ma rimane una fra le più importanti conquiste femminili. Il secondo è la resistenza al dolore e alla fatica. Posso testimoniare in prima persona come le donne sappiano accettare ed affrontare meglio la malattia, e molte altre tragedie, che sanno a volte trasformare in occasione di «riordino» della propria vita o di rinascita personale. E quando lottano contro un destino avverso, sono tenaci e persistenti. Il terzo punto è la motivazione al lavoro e l' attaccamento all' istituzione che rappresentano. Se una donna si impegna per un ente (azienda o istituto pubblico) o tanto più per una causa, ne fa suoi i principi e le regole e vi aderisce con costanza e determinazione incrollabili. A questo è indirettamente collegato il quarto punto che è il senso della giustizia. Metà dei nostri magistrati sono donne, molte eccellono e sono alla ribalta delle cronache per la loro integrità e fermezza nel giudizio. Altro esempio: tutti sappiamo che le donne vigile sono inflessibili e difficilmente cedono alla trattativa su una multa. Il quinto punto è la tendenza all' armonia, che rende maggiore, rispetto agli uomini, il senso della disciplina e dell' organizzazione. Il sesto è la maggior sensibilità artistica e culturale. Basta guardarsi intorno al cinema, a teatro, ed ogni tipo di incontro culturale per rendersi conto che la maggioranza dei partecipanti è donna. Il settimo è la capacità intellettuale di ragionamento e concentrazione. Per secoli si è pensato che la donna non fosse adatta alle attività scientifiche e invece è dimostrato che è vero il contrario: più della metà dei miei ricercatori è donna e la loro produttività e il loro ingegno sono straordinari. L' ottavo punto è la loro maggiore forza decisionale, soprattutto nei momenti critici. Ad esempio quando un matrimonio fallisce è spesso la donna che fa il primo passo per chiedere il divorzio. Il nono è che la donna è naturalmente meno aggressiva dell' uomo e nella nostra società l' aggressività è innegabilmente un handicap. Valgono di più l' intuizione, l' attitudine e la velocità di comprensione, la tolleranza, la capacità di dialogo: tutte doti tipiche femminili. Il decimo, che nasce dagli altri messi insieme, è che la donna è portatrice di pace e l' assenza di conflitti è la condizione per lo sviluppo del progresso civile. Per questo ho scritto spesso che il futuro è donna e molti non si spiegano la mia convinzione: perché allora le donne non hanno il sopravvento, e spesso neppure la parità? Perché la donna deve ancora superare i suoi punti di debolezza. Innanzitutto l' equilibrio fra lavoro e figli di cui ho parlato, è un ostacolo (o, se vogliamo, una sfida) su cui ben riflettere. Poi c' è un innegabile pregiudizio psicologico che pesa sulle sue spalle per quanto riguarda la carriera lavorativa: quando si arriva ai vertici, per tradizione la responsabilità va all' uomo. Eppure cominciano ad essere numerose le donne che dimostrano di poter agevolmente svolgere ruoli dirigenziali sia in azienda che in politica; ma ancora rappresentano delle eccezioni alla regola. Infine va considerato il peso culturale delle religioni che mostrano tradizionalmente una vena maschilista (il sacerdozio ad esempio non è consentito alle donne). Il mio suggerimento quindi è la nascita di un nuovo movimento femminista «rivisto», che tenga conto dei nuovi punti di forza e di debolezza (quelli che ho individuato sono solo un esempio) che tracciano il quadro della figura della donna oggi. Credo che l' importante sia tenere vivo il dibattito sulla «questione femminile», e penso che la cultura del mondo dovrebbe occuparsene di più, per mantenere gli equilibri e per accelerare il processo di sviluppo e di benessere, a cui la mente femminile può contribuire in modo straordinario. Senatore del Pd RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronesi Umberto

lunedì 21 settembre 2009

bruco di macaone


Oggi un altra bellissima scoperta nel giardino. Stavo raccogliendo il prezzemolo che ho piantato sotto il melo, quando in mezzo alle foglie ho trovato un bruco bellissimo. Io e Nando non lo abbiamo eliminato perchè non sapevamo se era dannoso o meno per le piante, e Nando lo ha portato nel cantiere qui davanti a casa. Poi su internet ho visto che si tratta del bruco di macaone, l'anteprima di una splendida farfalla, si nutre della pianta di ruta che nasce spontaneamente nelle aiole di aromatiche (infatti c'è il prezzemolo e il basilico. Una caratteristica particolare è che ha dei cornini sulla schiena, e con questi emana cattivo odore quando si vuole difendere dai nemici.

domenica 6 settembre 2009

l'argiope cambia casa

Abbiamo smontao l'impalcatura dei pomodori, io e Nando, e c'era l'argiope (il ragno bellissimo) da spostare perchè certo non lo abbiamo ucciso. Allora Nando con i guanti da giardiniere l'ha preso nella mano e lo ha depositato nel rincosperma, la nostra siepe. (Questo ieri. Oggi sono andata ad innaffiare e il nostro amico era là, aveva costruito alacremente una nuova ragnatela, aveva già una nuova preda. Poveraccio, non avrà dormito per ricostruirsi casa, il trasloco sarò stato faticoso, ma certo sono degli insetti fantastichi.Sembra che abbia capito che no sono dannosa, perchè mentre prima quando mi avvisinavo agitava violentemene la ragnatela, non so se per paura o per minaccia, oggi non si è mosso.

mercoledì 26 agosto 2009

Iniziative

Qui ci sono raffigurati i simboli per il riciclaggio dei rifiuti

Iniziative

Polpette di pesce


Anche questa e' una ricetta light, i cui ingredienti sono:
400 gr di filetti di nasello surgelati (o altro pesce surgelato)
1 scatola di tonno senza olio,
1 uovo,
parmigiano e pecorino grattati una manciata,
una manciata di pan grattato ammorbidito con il latte di soya ,
100 gr. di ricotta di capra o pecora se consentito,
una grattatina di noce moscata,
prezzemolo, sale q. b., pepe qb.
Questa e' la dose per 4 persone.
Si sbollenta il pesce, poi si mette nel mixer, con tutti gli altri ingredienti, si frulla il tutto, poi con l'aiuto di due cucchiai si formano le polpette che si ricoprono di pan grattato. Si accende il forno a 220 gradi.
Si posano le polpette sul piatto del forno ricoperto con carta forno, e una passatina di olio di oliva, si cuociono quando il forno e' caldo, per dieci minuti, poi si girano e si cuociono per altri 10 minuti. Si posono mangiare sia calde che fredde.

martedì 25 agosto 2009

argiope bruennichi


Ho trovato un ragno bellissimo nel mio orto, aveva costruito una ragnatela enorme tra le canne dei pomodori. Sono andata su internet e ho trovato un sito bellissimo relativo agli aracnidi, www.aracnofilia.org e ho scoperto che si tratta di un argiope bruennichi femmina, date le dimensioni, e che queso ragno vive solo in ambienti non inquinati ( il che non mi dispiace). Ho fatto una foo e spero di riuscire ad inserirla.

martedì 28 aprile 2009

Ricetta light tortino di pesce con patate

Eccomi con una nuova ricetta inventata, che è piaciuta anche a mio marito che odia il pesce.
Ci vogliono:
400 gr. di filetti di pesce surgelato (io acquisto sempre il nasello, ma si puo mettere qualsiasi altro pesce)
1 scatola di tonno da 106 gr. senza olio,
600 gr. di patate,
un cucchiaio (per chi vuole anche 2)di olio extra vergine di oliva,
un bicchiere di latte magro (io uso il latte di soya perchè mio marito è intollerante al latte)
prezzemolo, basilico, mentuccia, e una grattatina di limone,
sale e pepe q.b.

Si inizia con il lessare le patate e sbollentare il pesce.
Poi si mette nel mixer sia le patate, che il pesce, che il tonno in scatola, si unisce l'olio, il latte, e tutti gli odori e il sale e il pepe, Si mixa e, nell'eventualità fosse ancora troppo compatto, si unisce un poco di latte.

Si unge una tortiera piccola, poi ci si mette il pangrattato, si versa il composto e poi si ricopre con il pangrattato. Si cuoce al forno a 180° per 40 minuti, o fino a che la crosticina non è dorata.

Questa ricetta è ottima anche per chi è allergico alle uova.

domenica 26 aprile 2009

Cetonelle

Nel mio giardino ho un arancio; quando fiorisce i fiori sono attaccati da un insetto nero peloso con puntini bianchi. Gli altri anni pensavo che non fosse tanto dannoso, anzi quasi che fosse un impollinatore, per cui li allontanavo soltanto quando erano troppi. Ma visto che lo stesso insetto si deposita sulle calle e le distrugge, ho pensato di verificare su internet, e ho scoperto che si tratta di cetonelle. Ho provveduto pertanto oggi a eliminare quelle esistenti, con il sistema adottato da un altro navigatore, e cioè prelevarle manualmente e metterle in un secchio con acqua, poi versare il tutto nel water. Speriamo che quest'anno il raccolto sia più abbondante, anche perchè i fiori sono tantissimi e il loro profumo invade pure casa.
La cosa stupenda della primavera e vedere rinascere la natura, specialmente con gli alberi da frutto, che d'inverno si spogliano completamente, e si riempiono di fiori a primavera.

mercoledì 22 aprile 2009

Simboli importanti per il riciclaggio

Mi scuso se non sono riuscita a inserire la pagina dalla quale ho preso questi simboli, ma li spiego ugualmente:

PE è il simbolo del Polietilene, A volte viene indicata la specifica se è ad alta intensità(HDPE, PE-HD. Si può trovare anche solo con l'indicazione n. 2 anche nel triangolo fatto con le freccette.

PET è il simbolo del polientilentertalato; si può trovare anche solo con il numero 1 sempre nel simbolo con le freccette.

PVC è il simbolo del Polivinilcloruro;si può trovare anche indicato con il numero 3.

PP è il simbolo del Polipropilene; si può trovare anche con il numero 5.

PS è il simbolo del Polistirolo; si può trovare indicato con il numero 6.

VE è il simbolo del vetro.

CA è il simbolo del cartone poliaccoppiato.

AL è il simbolo dell'alluminio.

ACC è il simbolo della banda stagnata.

I triangoli con le frecce che si rincorrono, dettati da una direttiva europea, vogliono dire:

Quello con le freccette bianche si riferisce alle confezioni di carta e cartone;
quello con le freccette nere si riferisce a quelle di plastica.

I numeri indicati all'interno di questi triangoli si riferiscono al materiale utilizzato.

Il simbolo con l'omino vicino al cestino dei rifiuti, indicato nelle freccette che si rincorrono, o con il cestino bucherellato o vicino a quello dei rifiuti riciclabili, è un invito alla raccolta differenziata.

Un fiore a dodici stelle con al centro la "E" è il marchio che segnala nei negozi della CE i prodotti con minor impatto ambientale.

Il simbolo raffigurante una maglietta bianca con un cerchio verde, appesa ad asciugare, si trova su alcuni detergenti e indica che il contenuto è degradabile al 90% in 28 giorni.

Il cerchio con due frecce nere all'interno,indica che il produttore aderisce ai consorzi previsti dalla legge per il recupero e il riciclaggio degli imballaggi. In Italia però il Governo non ha mai emanato disposizioni precise in merito.

domenica 19 aprile 2009

sondaggio sulla natura

Ho riaperto i termini per dare la propria opinione sulla natura, spero che qualcuno venga a leggere il mio blog e partecipi al sondaggio.

favola inventata

Oggi voglio scrivere una favola che ha inventato mia nipote, la prediletta.
"C'era una volta una regina di nome Onta, si chiamava cosi' perchè non conta, quando arrivava al 10 diceva 15 e 18.
Possedeva tre castelli. Il primo e il secondo erano rotti e lei viveva nel terzo.
Per aggiustare i castelli allora chiamò Onto. Questi prese una scala per salire sul primo castello, ma non poteva salire perchè sulla scala c'erano due bruchetti, un bruchetto femmina e un bruchetto maschio. Il bruchetto femmina aveva una scarpa con il tacco rotto e non poteva camminare anche se aveva tante zampette, e il bruchetto maschio aveva anche lui una scarpa sfondata e non poteva camminare neppure lui. Dovevano andare dal calzolaio ma non potevano scendere dalla scala. Allora Onto andò a cercare un martello per aggiustare il tacco della bruchetta, e la lattughina per rifocillare i due bruchetti. Il martello stava al di la' dello stagno, dentro una casetta, e dietro la casetta c'era la lattughina. Onto si diresse allo stagno. Nello stagno c'erano un coccodrillo e un pescecane. Onto allora si mise anuotare velocemente e attraversò lo stagno. Doveva raggiungere la casetta ma prima doveva superare due alberi, il primo era pieno di spine e il secondo puzzava perchè faceva le puzzette.
Superò il primo albero mentre stava sul secondo incominciò a fare le puzzette. Allora si turò il naso con una mano e riusci' a superare anche il secondo albero. Finalmente arrivò alla casetta e trovò il martello. Con il martello in mano andò a prendere allora la lattughina. C'era una ranocchietta sopra la lattughina che lo pregò di prenderla con lui. Onto allora tornò indietro con in una mano un martello e nell'altra la lattughina con sopra la ranocchietta. Riattraverò la casa e si diresse all'albero che faceva le puzzette. Mente stava sopra l'albero, questi incominciò a puzzare e allora Onto che si voleva turare il naso, ma aveva tutte e due le mani occupate, cadde giù dentro lo stagno. Qui c'erano il coccodrillo e il pescecane che diedero un sacco di morsi a Onto che cadde morto, e rimase solo la notte e le stelle in cielo. Ma una stella era la stella brilla che scese giù sulla terra e non era altro che una fatina con la bacchetta magica, che toccò la ranocchietta che si tramutò in Principe Balocco. Poi andò ai castelli e, con la magia, aggiustò le scarpe dei bruchetti,e i due castelli rotti. La Regina Onta allora si innamorò del Principe Balocco e decisero di sposarsi. Le nozze avvennero con tante feste e c'erano tutte le nonne, i genitori e Helly Kelly. Vissero tutti felici e contenti.

venerdì 17 aprile 2009

rientro

Eccomi di nuovo a scrivere sul mio blog. In tutto questo tempo non ho pouto scrivere perchè ho ricomnciato a fare la nonna a tempo pieno con loa mia seconda nipote romana.
Un amore di bambina, sembra quasi una bambola, tutta uguale alla sorella. Io adoro i bambini e poi quelli che sono i miei nipoti sono i prediletti.
Dove abito ce ne sono tanti, e mi chiamano tutti zinonna, perchè per loro non sono una zia e neanche una nonna, ma mi adorano tutti.
Ho anche un orto e un bel giardino e mi curo di tutte le piante; ho un albicocco, un limone, un lime, un arancio, due meli e un olivo. Mi piacerebbe piantare anche un mandarino, speriamo di farlo presto. Nel mio orto ho piantato proprio l'altro giorno i pomodori, piantine che ho creato dal seme. E' una grande soddisfazione vedere spuntare le prime fogioline, e poi veder crescere la piantina, poi piantarle e vedere che attecchiscono. Ho otto piante di carciofo, ma il mio orto è esclusivamente biologico, per cui i frutti edibili sono sempre di dimensioni più piccole di quelli che si comprano, perchè sicuramente questi ultimi sono "pompati" con prodotti chimici ed ormoni.
Vediamo se riesco ad aggiornare il mio blog cosi' racconto tutto delle mie piante.
Un altro hobby è la cucina, in specialmodo i dolciumi.
Scriverò le mie ricette personalizzate, leggermente dietetiche.
Ieri proprio ho fatto una torta salata, con zucchine, tofu e chiara d'uovo.
Le dosi sono:
per l'impasto
250 gr di farina
4 cucchiai di olio
acqua q.b.
per il ripieno
un kg di zucchine,
mezza cipolla
2 panetti di tofu
4 chiare di uovo
una grattatina di parmigiano
sale e pepe q.b.
prezzemolo e mentuccia
una grattatina di noce moscata
peperoncino

Ho lessato le zucchine poi le ho ripassate nella cipolla appassita con poco olio, ho aggiunto il peperoncino il sale, poi ho unito il tutto al parmigiano, al tofu, alle chiare e agli odori.Ho frullato il tutto.
A parte ho preparato l'impasto, ho steso con il mattarello la pasta ottenuta e con questa ho foderato una teglia e ho riempito il tutto con il composto di zucchine.
Al forno a 180° per 45 minuti.
E' venuta una torta salata buonissima.
Ritornerò presto, appena ho tempo.