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venerdì 12 marzo 2010

consigli verdi per economia domestica

Riporto qui quanto pubblicato da greentips per consigli di economia domestica, l'unico commento è che per me i vetri è meglio pulirli solo con acqua e carta di giornale.


L’impronta che l’uomo sta lasciando sul mondo è profonda e se non cambieremo le nostre abitudini sarà sempre più difficile mantenerlo in salute.

Vi segnaliamo alcuni semplici consigli che si possono mettere in pratica quotidianamente nella pulizia delle nostre case. Le nostre abitazioni saranno pulite a fondo e profumeranno anche se non useremo prodotti chimici, senza contare il risparmio economico!

Il primo vero consiglio che vi suggeriamo è che, nel caso vogliate continuare a usare prodotti industriali, basta metà dose di quelle consigliate. Sembra incredibile, ma è così! Usare dosi intere o maggiori rispetto a quelle indicate sulle confezioni da l’impressione di ottenere più pulito. In realtà il prodotto in più si deposita sulle superfici, rilasciando continuamente sostanze nocive.

Se non avete tempo di creare i vostri detersivi in casa, o preferite la comodità del prodotto finito e pronto all’uso, suggeriamo di acquistare almeno i detersivi alla spina o ecologici.

Per pulire i piatti si può riciclare l’acqua di bollitura della pasta, ha un potere sgrassante molto forte. Nell’ultimo risciacquo si può usare l’aceto: lucida e toglie gli odori. Un mix di acqua, aceto e bicarbonato e anche una manciata di sale grosso è un ottimo sgrassante ed elimina bene i residui (attenzione, si crea una schiuma effervescente che sprigiona ossigeno. Se lavate le bottiglie, attenzione a non eccedere con questa miscela o schizzerete aceto per tutta la cucina! Se le padelle sono particolarmente incrostate, potete far bollire acqua e bicarbonato. Così come potete usare una pasta ottenuta sempre con il bicarbonato per pulire a fondo i fornelli. Questo è un ottimo sistema anche per pulire il forno: funziona ancor meglio se il forno è tiepido. Con uno o due colpi con la spugna pulita si eliminano tutti i residui di bicarbonato.

Il frigorifero si pulisce bene e senza utilizzare prodotti chimici (che potrebbero contaminare il cibo) con acqua e aceto tiepidi. Si sgrassa e si eliminano gli odori senza troppa fatica. Per eliminare gli odori, si può lasciare una vaschetta con del bicarbonato (anche il portauova, se non utilizzato, è perfetto).

I pavimenti si possono lavare con acqua calda e aceto bianco (un bicchiere in un secchio). Più l’acqua è calda, più scioglie lo sporco. I pavimenti in legno si possono invece passare con la sola acqua e poi la cera d’api (o altre cere naturali).

Il bagno richiede un po’ più di cura. Se per togliere il calcare dai rubinetti basta aceto e bicarbonato e per il pavimento acqua e aceto, per il wc è meglio affidarsi – una volta ogni tanto – a prodotti più specifici, per eliminare ogni battere. In commercio esistono prodotti ecologici adatti. Lasciare lo scopino in ammollo con aceto e bicarbonato, però, è sempre una buona abitudine, se fatto con costanza.

Il modo migliore per pulire i vetri è, ancora una volta, l’acqua e aceto. Verranno subito puliti e senza aloni e le gocce di pioggia esterne spariscono al massimo con la seconda passata (dipende anche dalle condizioni in cui si trovano i vetri da trattare).

Se aveve invece bisogno di un disgoragante (a volte capita) pensate innanzitutto a cosa ha ingorgato le tubature e a come non commettere più l’errore (spesso è una mancanza di cura in ciò che si lascia cadere nel lavandino). Poi si possono usare le classiche spirali, sifoni e ventose. Versare dell’acqua bollente su un paio di pugni di sale grosso e bicarbonato (lasciandolo agire un po’) dovrebbe risolvere il problema. Il bicarbonato svolge anche un’azione antiodore e sgrassante.

Per i mobili, non ci sentiamo di dare particolari indicazioni: è solo negli ultimi anni che sono stati introdotti sul mercato prodotti chimici, irritanti e nocivi, per la loro pulizia. Da sempre si sono utilizzati cera e olio, di facilissima reperibilità in ogni supermercato. Basta continuare con questi prodotti naturali: lucidano e proteggono come nessun altro prodotto nato recentemente.

Veniamo ora a una serie di piccoli consigni per ogni evenienza:

Se vi macchiate con il caffè, basta buttarci sopra immediatamente acqua frizzante mista ad aceto e strofinare un po’. Se la macchia è già asciutta, andrebbe tamponata con glicerina per ammorbidirla, poi sfregata con acqua ossigenata e sapone di marsiglia. Un po’ laborioso, ma dal sicuro risultato.

le macchie di latte possono emanare odori, se lasciate asciugare troppo. Se la macchia è fresca, basta pulire con acqua e sapone di marsiglia. Se è già secca, versarci sopra alcune gocce di limone e poi lavare con acqua molto calda e sapone.

Il dentifricio si elimina con acqua e aceto. Il cioccolato con glicerina e tuorno d’uovo, sciacquati dopo un po’ con acqua tiepida.

Il te è forse la macchia peggiore: se il danno è appena stato fatto, si deve siacquare subito con acqua e perborato, altrimenti si deve avere molta cura di passare la macchia con acqua bollente e perborato, lasciando agire, spostando il getto dell’acqua calda (colato con lentezza) dal bordo della macchia verso il centro. Se occorre, si ripete questa operazione prima di passare al bucato. Ricordatevi che il te viene ancora usato per tingere i tessuti, donando un’aria anticata.

Il lucido da scarpe si elimina con dell’alcool. Puro sui tessuti chiari, un po’ diluito su quelli scuri.

Le macchie di unto si assorbono con farina di mais (se vi macchiate al ristorante, evitate gli spray: fanno più danni che altro). Oppure potete gettare un po’ di acqua frizzante. Evitate anche il talco, perchè non assorbe molto il grasso. Una volta asciugata la macchia, potete strofinare del sapone di marsiglia asciutto e dopo procere con il consueto lavaggio.

Se vi macchiate con il vino bianco, tamponate con aceto bianco. Se vi macchiate con vino rosso, si può procedere in diversi modi: potete cospargere la macchia con sale fino, usando una bacinella che tenda bene la stoffa e da una distanza adeguata (anche un metro) ci versate sopra lentamente dell’acqua bollente (l’acqua, cadendo nella bacinella, porterà con sè il vino), oppure potete versarci sopra del latte scremato bollente. Ovviamente dopo si potrà lavare con cura il capo macchiato.

Le macchie verdi causate dagli spinaci si attenuano strofinandole con una patata tagliata. Lavate poi con sapone di marsiglia.

L’uovo si elimina con acqua fredda e sale spazzolati con una spugna. Se usate l’acqua calda, rischiate di “cucinare” l’uovo e peggiorare la situazione.

Se cade della cera di candele sulla tovaglia, prima congelate il tessuto in freezer (la cera, indurendosi, cadrà a pezzi) e poi togliete il residuo stirando la tovaglia tra due fogli di carta assorbente.

Se avete sbagliato il bucato e avete macchiato i bianchi con qualcosa di colorato, mettete tutto in ammollo con acqua e abbondante bicarbonato, coprite con foglie di alloro e lasciate agire una notte intera.

Se invece avete della biancheria che è ingiallita perchè è rimasta chiusa nei cassetti (è colpa degli sbiancati usati nell’ultimo lavaggio), lasciatela in ammollo in acqua fredda e perborato e lasciate agire. Se volete nuovamente riporre la biancheria nei cassetti senza ulteriori ingiallimenti, basta incartarli nella carta velina.

C’è un rimedio anche per i segni di bruciatura lasciati dal ferro da stiro: se il danno è lieve, basta passare la parte bruciata sotto l’acqua fredda e tamponare quindi con succo di limone. Altrimenti basta versarci dell’acqua ossigenata e puntare il vapore del ferro finchè la macchia scompare.

Vi sembra che questi consigli siano stati utili? Ne volete altri? Ci daremo da fare per scovare altri rimedi green!

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