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domenica 17 aprile 2011

Bugie sul nucleare

Riporto qui quanto ho letto sulle falsità dette a proposito di nucleare, mi scuso non ho preso nota della fonte.


E’ vero che le nuove centrali sono sicure? Falso!




Thu, 31 Mar 2011
Categoria: Le bugie sul nucleare


Questo articolo è il numero 11 di 11 nella serie: Le bugie sul nucleare




Le bugie sul nucleare


Le bugie sul nucleare


Il nucleare offre un contributo energetico insostituibile? Falso!


Il nucleare è in espansione nel mondo? Falso!


Col nucleare ridurremo la dipendenza dal Petrolio? Falso!


Importiamo a caro prezzo il nucleare dalla Francia? Falso!


Col nucleare ridurremo la bolletta? Falso!


La bolletta ci costa troppo perchè non abbiamo il nucleare? Falso!


L’uranio è una risorsa abbondante in natura? Falso!


Le scorie del nucleare non sono un problema? Falso!


L’energia nucleare non provoca emissioni di gas serra e rappresenta la soluzione per contrastare i cambiamenti climatici? Falso!


E’ vero che le nuove centrali sono sicure? Falso!


Gli impianti nucleari sono sempre stati accompagnati da una lunga lista di incidenti, generalmente sottaciuti, essendo la loro gestione piuttosto di tipo militare e, in ogni caso, non certo improntata a principi di trasparenza, come la stessa Corte dei Conti di differenti paesi ha più volte denunciato.






In merito alla sicurezza delle centrali nucleari si è ormai accumulato un certo numero di studi e rapporti che dimostrano come questi impianti siano pericolosi e questo non solo nei casi di gravi incidenti.






Esiste ad esempio un aumento significativo di leucemie infantili e di altre patologie in quelle popolazioni che risiedono nei pressi delle centrali.






Questo è da mettere in relazione al fatto che, anche nelle normali operazioni di funzionamento, le centrali nucleari rilasciano radiazioni. Un aspetto sistematicamente taciuto o, quanto meno, sottostimato .






Addirittura sul disastroso incidente avvenuto nel 1986 all’impianto di Chernobyl (in Ucraina), i dati ufficiali sulla mortalità e sulle patologie connesse all’esposizione alle radiazioni sono stati assai riduttivi e hanno subito forti critiche da parte di studi indipendenti (ad esempio ad opera dell’Accademia di Scienze Russa) oltre che da quelli delle associazioni ambientaliste. Ad esempio Greenpeace nel 2006, avvalendosi del contributo di decine di scienziati e ricercatori, ha prodotto un ricco rapporto teso a comprendere tutte le conseguenze sulla salute dell’incidente di Chernobyl. La stessa Accademia delle Scienze Russa ha dichiarato troppo cauti i così detti studi ufficiali poiché i dati possono variare sensibilmente sulla base dei parametri presi in considerazione.






Anche per i reattori di terza generazione come gli EPR (European Pressurized Reactor), attualmente in costruzione, e che dovrebbero rappresentare quanto di meglio oggi offre la tecnologia nucleare, stanno emergendo gravi problemi di sicurezza come hanno denunciato, il 2 novembre 2009, con una nota congiunta le Autorità per la Sicurezza nucleare di Francia, Inghilterra e Finlandia . Secondo questa nota, il sistema d’emergenza dell’impianto non è indipendente dai normali sistemi di controllo. Questo vorrebbe dire che, nel caso di avaria dei sistemi di controllo, anche il sistema di emergenza andrebbe fuori uso con conseguente perdita del controllo del reattore, un aspetto che potrebbe portare a conseguenze disastrose.






Peraltro per l’impianto di Olkiluoto in Fillandia, l’Autority avrebbe riscontrato oltre 2.000 difformità che avevano spinto a fermare i lavori di costruzione.






Sempre per quanto riguarda gli EPR, occorre aggiungere che questi impianti prevedono l’impiego di un combustibile maggiormente arricchito che comporterà una minore produzione di scorie ma di pericolosità assai maggiore sia per la più elevata presenza dei prodotti di fissione (fortemente radioattivi), sia per le maggiori quantità di calore che queste scorie libereranno e che ne renderà ancora più problematica la gestione.






I fatti dimostrano che il nucleare sicuro non esiste perché parliamo di una tecnologia intrinsecamente pericolosa. Tutti gli interventi che si possono operare (a caro prezzo) per cercare di ridurre i rischi non saranno mai sufficienti a evitarli completamente. La stessa IV generazione nucleare, nell’improbabile ipotesi che un domani sia realizzata (si parla forse tra 30 anni, ma la data viene continuamente spostata in avanti), non sarà affatto esente da rischi.






(il greme denuclearizzato)






«L’energia nucleare non provoca emissioni di gas serra e rappresenta la soluzione per contrastare i cambiamenti climatici? Falso!

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